John Franklin, nato il 16 aprile 1786 a Spilsby, Lincolnshire, Inghilterra, è stato un ammiraglio e esploratore britannico noto per le sue spedizioni artiche nel tentativo di mappare il Passaggio a Nord-Ovest. La sua determinazione e i suoi viaggi in uno degli ambienti più ostili del pianeta hanno consolidato la sua fama come uno dei grandi pionieri dell'esplorazione polare.
Franklin iniziò la sua carriera nella Royal Navy all'età di 14 anni, partecipando alle battaglie navali delle Guerre napoleoniche, tra cui la celebre Battaglia di Trafalgar nel 1805. La sua abilità e il suo coraggio gli guadagnarono presto riconoscimenti e avanzamenti di carriera. La sua passione per l'esplorazione, tuttavia, lo spinse oltre le convenzionali carriere navali.
Nel 1818, Franklin comandò la sua prima spedizione artica come secondo comandante di una spedizione di due navi con l'obiettivo di attraversare il Polo Nord via mare. Benché la missione non riuscisse nel suo intento principale, fu di grande importanza per l'acquisizione di dati sulla regione artica. Successivamente, tra il 1819 e il 1822, guidò una spedizione via terra lungo la costa nord del Canada, mappando quasi 800 km di litorale. Durante questa spedizione, le condizioni estreme portarono quasi alla catastrofe, e Franklin e i suoi uomini furono costretti a mangiare carne di lupo e persino, in una disperata situazione di sopravvivenza, la pelle delle loro calzature.
La sua seconda spedizione terrestre, dal 1825 al 1827, ebbe più successo. Franklin e la sua squadra, tra cui il suo tenente John Richardson, l'esploratore George Back e il naturalista John Rae, mapparono altri 1900 km del litorale nordamericano. Questo viaggio consolidò la reputazione di Franklin come uno dei principali esploratori dell'Artico e gli vale il soprannome di "l'uomo che mangiò le sue scarpe".
Dopo aver ricevuto il riconoscimento nazionale per le sue imprese, Franklin fu nominato governatore della Tasmania nel 1836, una colonia penale in quel periodo. Durante il suo mandato, tentò di migliorare le condizioni dei detenuti e di promuovere lo sviluppo dell'isola, ma affrontò l'opposizione politica e le controversie. Tornò in Inghilterra nel 1844 con sentimenti contrastanti riguardo al suo operato in Tasmania.
Il 1845 segnò l'inizio della più infame delle spedizioni di Franklin. Partito con due navi, l'HMS Erebus e l'HMS Terror, l'obiettivo era quello di completare la mappatura del Passaggio a Nord-Ovest. Entrambe le navi erano state rafforzate per affrontare il ghiaccio marino, ed erano tra le più avanzate dell'epoca. Tuttavia, l'intera spedizione, composta da 129 uomini, sparì misteriosamente. Nonostante le numerose ricerche, i resti delle due navi furono ritrovati solo nel 2014 e nel 2016, rispettivamente, nel Artico canadese. La causa esatta della loro scomparsa rimane oggetto di speculazione, anche se recenti analisi suggeriscono che combinazioni di avvelenamento da piombo, inedia e forse scorbuto furono tra le principali cause del tragico destino dell'equipaggio.
John Franklin è ricordato non solo per il mistero della sua ultima spedizione, ma anche per il suo impatto duraturo sull'esplorazione artica. La sua vita di servizio e di sacrificio ha aperto la strada a importanti progressi geografici e scientifici relativi all'Artico, spianando la strada per i futuri esploratori. Oggi, Franklin viene commemorato in numerosi monumenti e nella toponomastica artica, un eterno omaggio al suo coraggio e alla sua perseveranza in uno degli ambienti più inospitali della Terra.
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