Richard Evans Schultes viene spesso considerato il padre dell'etnobotanica moderna, una disciplina che studia le relazioni tra popoli indigeni e piante. Nato il 12 gennaio 1915 a Boston, Massachusetts, Schultes si è distinto per i suoi estesi studi sul campo in America Latina, dove ha trascorso oltre due decenni esplorando la flora e imparando direttamente dalle culture indigene le modalità di utilizzo delle piante. La sua dedizione e il suo rispetto per le tradizioni native hanno lasciato un'impronta indelebile sul campo della botanica e dell'antropologia.
Dopo aver conseguito una laurea presso l'Università di Harvard, Schultes inizia il suo viaggio nel mondo delle piante guidato da una passione per l'orchidea. Presto, il suo focus si sposta sulle piante psicoattive e le sue ricerche lo portano in profondità nella selva amazzonica. Durante il suo dottorato, decisivo fu il suo incontro con l'ayahuasca, una bevanda allucinogena utilizzata in riti da vari gruppi etnici. Questo incontro marca un punto di svolta nella sua carriera, indirizzandolo verso l'etnobotanica.
Il campo principale di ricerca di Schultes è stata la vasta regione dell'Amazzonia. Iniziando dal 1941, le sue esplorazioni lo hanno portato a vivere tra i vari gruppi indigeni, da cui ha appreso saperi botanici tradizionali. Uno degli aspetti fondamentali del suo lavoro è stato il documentare specie di piante mai classificate prima dalla scienza occidentale, incluse numerose varietà di piante medicinali e allucinogene. Schultes ha trascorso gran parte della seconda guerra mondiale in Colombia per cercare fonti di caucciù naturale, come parte dello sforzo bellico degli Stati Uniti per trovare alternative all'approvvigionamento asiatico, interrotto dalla guerra.
Nei suoi viaggi, Schultes ha lavorato con molti altri scienziati e esploratori, tra cui il famoso botanico colombiano Enrique Pérez Arbeláez e il chimico Alexander Shulgin. Tuttavia, molte delle sue spedizioni sono state compiute in isolamento, a stretto contatto con gli indigeni, da cui ha imparato tecniche di sopravvivenza nella giungla. Le sue competenze linguistiche e la sua profonda conoscenza delle culture locali gli permettevano di immergersi completamente nelle società indigene.
Uno degli aneddoti più celebri riguardanti Schultes riguarda il suo primo incontro con l'ayahuasca, che lo ha descritto come un'esperienza trasformativa. L'ayahuasca è conosciuta per i suoi potenti effetti psicoattivi, e Schultes ha dedicato una parte significativa della sua ricerca a studiare queste proprietà. La leggenda narra che, durante una cerimonia, dopo aver bevuto la mistura, Schultes abbia vissuto visioni che lo hanno profondamente influenzato, tanto da dirigere da allora in poi le sue ricerche su queste piante.
Dopo anni di insegnamento presso l'Università di Harvard, dove ha ispirato generazioni di studenti e scienziati, Schultes si è ritirato nel 1985. Il suo lavoro ha influenzato non solo il campo dell'etnobotanica ma anche la conservazione ambientale, la farmacologia e la cultura popolare, con espansione della conoscenza sulle piante psicoattive. I suoi scritti, tra cui numerosi libri e centinaia di articoli, continuano a essere una fonte essenziale di conoscenza botanica. Richard Evans Schultes è mancato il 10 aprile 2001, ma il suo retaggio vive ancora oggi tra esploratori, botanici e chiunque sia interessato al rapporto tra uomo e natura.
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