La Guida Turistica del Pianeta Terra: un'esilarante avventura dalla Namibia alla Liguria!

La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

Álvar Núñez Cabeza de Vaca

Biografia e spedizioni di un grande esploratore
QUI la lista completa dei più grandi viaggiatori della storia

Introduzione

Álvar Núñez Cabeza de Vaca è stato uno degli esploratori più notevoli del XVI secolo, celebre per delle incredibili avventure nel territorio nordamericano che coprivano aree che oggi appartengono agli Stati Uniti e al Messico. Nato intorno al 1490 a Jerez de la Frontera, in Spagna, Cabeza de Vaca è spesso ricordato per il suo ruolo come tesoriere e alguacil durante la spedizione di Narváez in Florida nel 1527 e per i suoi scritti che raccontano le sue esperienze tra le tribù native americane.

La Spedizione di Narváez (1527-1536)

Nel 1527, Cabeza de Vaca fu nominato tesoriere e alguacil reale nella spedizione guidata da Pánfilo de Narváez, la quale aveva l'intento di colonizzare la regione tra la Florida e il Rio delle Amazzoni. La spedizione partì da Spagna con cinque navi e 600 uomini, ma subì numerose difficoltà fin dall'inizio, comprese tempeste che causarono la perdita di alcune navi. Nel aprile del 1528, l'equipaggio sbarcò vicino all'odierna Tampa Bay, in Florida, senza prevedere le difficoltà che avrebbero incontrato.

La squadra, inadeguatamente preparata e mal guidata, affrontò condizioni ostili che portarono alla morte di molti e al naufragio di tutte le imbarcazioni rimaste durante un tentativo disperato di navigare lungo il Golfo del Messico. Di tutti gli uomini che partirono, solo quattro sopravvissero, tra cui Cabeza de Vaca, che divenne noto per il suo incredibile viaggio attraverso il territorio sconosciuto e le sue interazioni con i nativi americani.

Il Lungo Cammino

Dopo il naufragio, Cabeza de Vaca e gli altri tre sopravvissuti, Andrés Dorantes de Carranza, Alonso del Castillo Maldonado, e un schiavo di nome Estevanico, iniziarono un incredibile viaggio a piedi attraverso il sud-ovest dell'attuale Stati Uniti, cercando di raggiungere la colonia spagnola più vicina in Messico. Durante questo periodo, divennero mercanti e guaritori tra le tribù native, sviluppando una profonda conoscenza delle culture e delle lingue locali. Questa esperienza offrì a Cabeza de Vaca un'insight unico, che più tardi avrebbe trasmesso nei suoi scritti.

Il gruppo viaggiò per anni, attraversando il Texas, il New Mexico e l'Arizona, assistendo a costumi e pratiche fino ad allora sconosciuti agli europei. Si dice che Cabeza de Vaca e i suoi compagni avessero acquisito un tale riconoscimento tra alcune tribù che alcune lo consideravano una figura divina, dotata di poteri di guarigione miracolosi. Questo status contribuì notevolmente alla loro sopravvivenza e alla loro capacità di viaggiare relativamente indisturbati attraverso regioni spesso ostili.

Il Ritorno in Spagna e Gli Scritti

Arrivando infine a Città del Messico nel 1536, i sopravvissuti furono accolti come eroi. Subito dopo, Cabeza de Vaca ritornò in Spagna, dove pubblicò nel 1542 la sua opera "La Relación", un resoconto dettagliato del suo viaggio e delle culture indigene che aveva incontrato. Questo libro fu uno dei primi a descrivere l'interno del Nord America e ebbe un impatto significativo sulla comprensione europea del continente.

La Relación offrì non solo un racconto delle sue avventure, ma servì anche come critica sottile ma significativa del modo in cui gli spagnoli trattavano le popolazioni indigene. Cabeza de Vaca mostrava una notevole empatia per i nativi americani, contrastando con l'atteggiamento spesso brutale degli altri colonizzatori dell'epoca.

Gli Anni Successivi e l'Eredità

Dopo la pubblicazione del suo libro, Cabeza de Vaca continuò la sua carriera nel servizio pubblico, servendo come governatore di Asunción, nel moderno Paraguay. Tuttavia, il suo mandato fu controverso e finì con l'accusa di cattiva amministrazione, che portò al suo ritorno forzato in Spagna per difendersi. Nonostante ciò, il suo contributo alla esplorazione e alla letteratura rimane inestimabile.

Cabeza de Vaca è oggi celebrato per il suo approccio relativamente umano e rispettoso nei confronti delle altre culture, un comportamento raro per quel tempo. Le sue osservazioni sui nativi americani, la flora e la fauna e la geografia diversa dell'America del Nord furono fondamentali per le future esplorazioni spagnole e per l'arricchimento del corpo di conoscenze geografiche ed etnografiche dell'Europa.


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