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L'isola d'Elba si raggiunge facilmente in un'ora di traghetto da Piombino (d'estate ci sono sempre svariate decine di corse).
Sul traghetto si può imbarcare la macchina, per potersi spostare nell'isola, e sulla macchina si possono imbarcare le canoe,
che permettono di ammirare ogni angolo della costa allontanandosi dalle folle estive sdraiate (e magari annoiate) in spiaggia.
Sia che si usi il kayak (o un gommone o una barchetta o uno Stand Up Paddle) in giornata, sia che si circumnavighi l'intera isola d'Elba, scogliere
meravigliose, mare cristallino e spiaggette isolate sono la norma.
Sotto la cartina dell'isola (con le distanze, per programmare il vostro itinerario in canoa lungo il litorale),
presentiamo una guida all'Elba partendo dalla nostra esperienza di circumnavigazione dell'isola in kayak, oltre che tantissime foto.
Kayak all'isola d'Elba; cartina e distanze Come arrivare all'isola d'Elba
Arrivando in macchina all'imbarco dei traghetti di Piombino, s'incontra un piccolo complesso con le biglietterie delle diverse compagnie di traghetti
che portano da Piombino a Portoferraio (o, in alcuni casi, a Cavo, nella parte nord-orientale dell'isola d'Elba).
Se è un giorno feriale, si può prendere semplicemente il biglietto più conveniente tra quelli delle navi prossime alla partenza. Altrimenti,
potrebbe convenire prenotare su internet. Tra le compagnie di traghetti per l'Elba, la Toremar, la Moby e la Corsica Ferries sono leggermente più costose
della Blue Navy, comunque in genere i prezzi sono simili: una cinquantina d'euro a tratta per l'auto più una decina per passeggero (nota: nel 2021 parecchio di più! Quasi il doppio!).
Se sul tetto dell'auto ci sono dei kayak, li si può scaricare ad esempio a Le Ghiaie, la spiaggia dietro Portoferraio, dove c'è un comodo parcheggio a pagamento,
non molto costoso.
Altrimenti, l'Elba è un'isola grande: se da una parte le condizioni del mare sono pessime, è comunque probabile che dall'altra siano quantomeno discrete, quindi, in alternativa, si può guidare ad esempio fino alla
costa meridionale dell'isola e partire da lì.
La nostra semicircumnavigazione in kayak inizò da Portoferraio in direzione ovest, verso Marciana Marina... e oltre!
Mare meraviglioso poco lontano da Portoferraio
Scogliere bianche tra Portoferraio e Marciana
Da Portoferraio a Marciana Marina
Una volta lasciata Portoferraio, la costa si fa subito selvaggia. Bianche scogliere e minuscole baie orlano il mare
cristallino dell'Elba. Compare anche un arco di roccia. Circa 6 goduriosissimi chilometri portano al selvaggio Capo d'Enfola, girato il quale si vede in lontananza Marciana
Marina, dall'altro lato dell'ampio golfo. Pagaiando verso sud (in questo caso avevamo il vento contro) si incontrano
nell'ordine le calette di Viticcio, Biodola e Procchio. Da qui la costa prosegue verso nord-ovest (avevamo
finalmente il vento a favore), un po' più edificata ma sempre affascinante vista dalla canoa.
Passata la Punta della Crocetta e le acque limpidissime che la circondano, si arriva a Marciana Marina,
paesino caratteristico con un porticciolo trafficato d'estate.
Grotte a pelo del mare sulla costa settentrionale dell'isola
La pittoresca Marciana Marina è circondata da belle scogliere
Da Marciana Marina a Fetovaia
Dopo Marciana la costa ritorna estremamente selvaggia, con scogliere a picco e piccoli anfratti.
Dopo la vicina Punta della Madonna, si aprono alcune baie più ampie come Ripa Barata, la Cala e la Conca, con
spiaggette ideali per atterrare con le canoe e nuotare. Anche per lo Stand Up Paddle qua è un paradiso, almeno per una gita in giornata.
Poco più avanti, la minuscola località di Sant'Andrea offre qualche bar e negozietto per le provviste.
Il lato ovest dell'Elba è spesso quello col mare più agitato.
In lontananza si vedono l'isola di Capraia
e la Corsica.
Anche noi trovammo onde moleste che rimbalzavano sulle scogliere creando un fastidioso mare incrociato.
In compenso, i panorami sulle coste selvagge sono strepitosi.
Compaiono poi alcune spiagge facilmente raggiungibili dalla strada (Chiessi, Pomonte e Ogliera) e quindi abbastanza frequentate, ma comunque piuttosto selvagge, quindi la più isolata e spettacolare zona delle Tombe, con rocciose spiagge ideali per una pausa.
Spiagge deserte tra Marciana Marina e Fetovaia
Baie ideali per ammirare la natura e i tramonti
Gli ultimi sforzi portano alla punta di Fetovaia, dopo la quale si apre il golfo omonimo. Col vento a
favore, raggiungemmo la località di Fetovaia percorrendo l'ultimo chilometro a nuoto, mentre la corrente spingeva i kayak (che ci eravamo legati alla vita con una cima). L'acqua era limpidissima e ricca di pesci.
Fetovaia è una spiaggia ampia e popolarissima; la sera, il posto diventa molto più tranquillo.
Tra parentesi, se non volete dormire sempre in tenda,
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Raggiungendo a nuoto Fetovaia, isola d'Elba
Vista panoramica sulla baia di Fetovaia
Da Fetovaia a Lacona
Le scogliere dopo Fetovaia sono abbastanza frequentate, dato che la strada passa subito dietro. Tra di esse si aprono le spiagge di Seccheto e Cavoli. Un tratto più selvaggio porta poi a Marina di Campo, dove lasciammo i kayak per comprare da mangiare e un giretto lungo l'ampia spiaggia... dove affittavano canoe, tra l'altro.
La bella costa tra Marina di Campo e Lacona presentava, ancora una volta, scogliere e acqua cristallina.
Subito prima di Lacona si trovano un paio di spiagge frequentate e qualche angolino meraviglioso; Lacona
presenta invece un gigantesco spiaggione, dove la sera è anche possibile trovare feste e vita.
Dopo avere sorpassato lo spiaggione di Marina di Campo, si arriva a Lacona...
...vicino alla quale si trovano posti meravigliosi e acqua limpida
Da Lacona a Lido di Capoliveri
Questo breve tratto presenta altri paesaggi meravigliosi, se possibile ancora più belli, o comunque diversi, dai precedente, con scogliere
multicolore e minuscole anse. L'acqua sempre limpida invita allo snorkeling. Qui in SUP è fantastico, si vola sul fondale e si possono contare i pesci stando in piedi sulla tavola.
Avvicinandosi a Lido di Capoliveri, si aprono spiagge sabbiose frequentatissime dai bagnanti, con stabilimenti
balneari, campeggi e ristoranti. Il nostro viaggio finiva qui, perché da Lido di Capoliveri in una ventina di minuti si può raggiungere Portoferraio e recuperare così comodamente la macchina.
Pagaiando da Lacona a Lido di Capoliveri, s'incontrano mare limpido...
...e scogliere rosse: tuffarsi dalla canoa e fare snorkeling è obbligatorio
Da Capoliveri a Porto Azzurro
Lido di Capoliveri si trova dalla parte opposta dell'isola rispetto a Portoferraio: pagaiando in senso antiorario,
dal capoluogo dell'Elba a Lido di Capoliveri si possono impiegare in media 4 giorni per percorrere 65 chilometri.
Qui la terra elbana presenta però una "strettoia", per cui da Portoferraio a Lido di Capoliveri
in automobile s'impiega solo un quarto d'ora :D Ciò è molto comodo per chi voglia percorrere in kayak o Stand Up Paddle soltanto mezzo giro dell'Elba:
da Lido di Capoliveri si può tornare in fretta a Portoferraio in bus, recuperare l'auto e chiudere così
il giro.
Isole Gemini e spiaggia del Cannello
Le coste ferrose e la miniera di Punta Calamita
Chi vuole completare il periplo dell'isola, invece, deve continuare verso sud-est, fino a incontrare dopo
pochi km i due isolotti Gemini, che sono davvero meravigliosi, oltre che invasi dai gabbiani.
Si continua poi in canoa / SUP lungo splendide scogliere fino a Punta Calamita, dove ci sono miniere abbandonate
di ferro che danno colori vari e affascinanti alla roccia, e un nero brillante alle spiagge. Si può qui parcheggiare
il kayak per fare un po' di archeologia industriale, prima di raggiungere la bella, sabbiosa e lunghissima spiaggia del Cannello.
L'ampio golfo di Porto Azzurro
Il paese di Porto Azzurro
Poco più avanti ci sono anche le spiagge di Vetrangoli, splendida e selvaggia, e quella di Remaiolo, con un
tranquillo stabilimento balneare privato. Si passano la Punta dei Ripalti e la Punta Balamorta,
all'estremo sud dell'Elba, e si continua in canoa
verso nord, lungo splendide scogliere abitate da capre, fino a quando
si apre la grande baia di Porto Azzurro. S'incontrano alcune spiagge, un carcere-fortezza e
infine la bella Porto Azzurro, una località un po' chic che merita una pausa dalle pagaiate.
Splendide scogliere e alcune spiagge dopo Porto Azzurro
La baia di Ortano
Da Porto Azzurro a Portoferraio
Si procede col periplo dell'Elba in senso antiorario sempre verso nord, si arriva poi allo scoglio d'Ortano
e alla successiva baia di Ortano dove si trova la spiaggia di Ortano (per non fare confuzione coi nomi!).
Pagaiando verso nord si arriva poi a Rio Marina,
dove è possibile ammirare altre miniere di ferro abbandonate.
Questa piacevole cittadina è uno dei punti di attracco dei traghetti da Piombino all'Elba.
Rio Marina
Le scogliere ferrose dopo Rio Marina
Dopo Rio Marina, la costa presenta spiagge selvagge, per lo più piene di pietre,
con alle spalle scogliere ferrose dalle forme strane e dai colori particolari, dal rosso al nero.
Posti bellissimi, anche se un po' scomodi! Molto più amichevole, ma meno originale, è la baia di Cavo,
nell'angolo nord-orientale dell'isola d'Elba. A Cavo ci sono lunghe spiagge sabbiose.
Una volta superato Capo Vita, il punto più settentrionale dell'Elba, mancano solo una decina di chilometri
a Portoferraio.
In canoa sulla spiaggia di Cavo
La costa nord dopo Capo Vita
Quest'ultima parte d'itinerario presenta altre scogliere clamorosamente imponenti con ai piedi
alcune spiagge selvagge. Un tratto quindi consigliatissimo in canoa, dopo il quale si arriva all'ampio golfo di Portoferraio
La costa nord dell'Elba tra Capo Vita e Portoferraio
Il Golfo di Portoferraio, dove si conclude l'itinerario in canoa
In tutto, procedendo in senso antiorario, da Lido di Capoliveri a Portoferraio sono 50 km,
che sommati ai 65 da Portoferraio a Capoliveri fanno 115 km percorribili abbastanza comodamente in 7 giorni pieni,
oppure in 4 giorni per la parte più lunga e 3 per la seconda. (Più il tempo inevitabilmente perso sui traghetti
tra Elba e Piombino, senza contare il rischio di mare mosso...).
Per concludere, tutta la costa dell'Elba è meravigliosa! E si presta perfettamente, come lunghezza e quantità di approdi
intervallati a posti selvaggi, a un giro in kayak o Stand Up Paddle - in canoa, in realtà, è più semplice che in SUP
dato che sono zone a volte ventose. Buonissima gita!!
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Una curiosità: kayak e canoa indicano in realtà due tipi di imbarcazioni diverse.
Tuttavia, i due termini sono usati nel linguaggio comune come sinonimi, e quindi in questo sito ci adeguiamo...
anche perché fin da bambini chiamavamo "canoe" i "kayak" :)
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