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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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Itinerario di viaggio
In questa pagina si dà qualche utile indicazione sulla vela ai Caraibi e, in particolare, alle spettacolari
piccole Antille, che abbiamo esplorato in due diversi itinerari di viaggio. Il primo, di circa 250 miglia tra andata e ritorno,
ci ha portati da Martinica fino a Union Island, nelle Grenadine, per
poi tornare sull'isola francese. Il secondo, invece, ci ha permesso di veleggiare tra Guadalupa e Antigua.
(Per la cartina e informazioni generali sul viaggio cliccate qui: vacanze ai Caraibi, da dove potrete
accedere anche a informazioni dettagliate sulle diverse isole).
Veleggiare e navigare ai Caraibi o nel Mediterraneo?
Per chi è abituato al Mediterraneo, veleggiare ai Caraibi è un'esperienza unica. La peculiarità principale è l'aliseo,
il vento che soffia costantemente da est (o nord-est), in particolare nei mesi invernali (dicembre-aprile è l'alta stagione
per chi va in barca a vela ai Caraibi). La sua intensità è in genere sui 15-20 nodi, con occasionali rinforzi, il che significa
che per fare traversate non c'è bisogno del motore. Una vacanza in barca a vela all'insegna del risparmio di carburante.
L'altra conseguenza fantastica della direzione del vento costante è la possibilità di ridossarsi facilmente lungo le
coste sottovento delle isole. Lungo l'itinerario di viaggio da Martinica alle Grenadine i porti sono praticamente
assenti, e pochi ormeggi in più si trovano a Guadalupa e Antigua, ma grazie ai comodi e spesso bellissimi ridossi naturali non se ne sente la mancanza. Praticamente ogni isola è una diga foranea alta
centinaia di metri :)
Gli ormeggi veramente buoni in caso di uragani ovviamente sono molti meno, quindi in qualche breve periodo (agosto-settembre in particolare) la mancanza
di un porto potrebbe anche farsi sentire... ma, insomma, l'importante è organizzare per bene la propria vacanza.
Ovviamente, si potrebbe discutere per giorni se siano più belle le isole della Sicilia o i Caraibi, ma la navigazione ai Caraibi ha indubbi vantaggi
anche per chi fosse "abituato" alle loro spiagge bianche con le palme e alle barriere coralline.
I Caraibi presentano inoltre temperature ideali del mare e dell'aria, in particolare nella stagione secca. I costi, in compenso, non sono
così ridotti: ad esempio, per una cena fuori preferirei sicuramente le Egadi, come rapporto qualità/prezzo:) La pescosità del mare caraibico
compensa la qualità dei ristoranti non eccelsa, almeno per un palato italiano. Insomma, veleggiando ai Caraibi non si può studiare un itinerario
enogastronomico come in Italia, ma conviene mangiare in barca e spesso potreste avere a disposizione del pesce fresco.
Ah, ovviamente, alla fine dei conti, rispetto a una crociera in barca a vela in Italia, il risparmio
è garantito dal fatto che ai Caraibi si ormeggia sempre all'ancora (e anche i gavitelli, piuttosto diffusi, hanno prezzi bassi).
In 13 giorni abbiamo equamente diviso ancoraggi e boe, senza mai entrare in porto.
Tra i pericoli dei Caraibi, spesso si annoverano i bassi fondali e i pirati. Per i primi, ovviamente ci vogliono attenzione e un ottimo plotter
cartografico: non è così facile, infatti, capire a vista la profondità di una barriera corallina.
Per quanto riguarda i pirati, invece, alcune baie di Saint Vincent hanno pessima fama: capita infatti che qualcuno salga a bordo a rubare oggetti di
valore. Se questo qualcuno è armato, possono essere guai. Sono comunque eventi molto rari. Noi, di pirati, non ne abbiamo incontrati,
nemmeno a Wallilabou (dove fu girato il film "I Pirati dei Caraibi"). E nemmeno abbiamo preso scogli.
Antigua si è rivelata forse l'isola più difficile da navigare, perché piena di barriere coralline, con meno ripari dal vento (nella
parte centro-settentrionale, l'isola è molto piatta) e
ormeggi a volte un po' traditori.
Un altro aspetto da considerare nella navigazione ai Caraibi è la cambusa. Riempitela. Portate da casa il parmigiano, comprate a Guadalupa/Martinica o nei
centri principali quanto vi può servire, perché poi i negozietti sulle isolette minori che s'incontrano ad esempio alle Grenadine sono cari e poco forniti. E' anche vero
che è più bello dare denaro a un negozietto locale che a una grande catena di supermercati; certe cose, tipo rhum, birra e frutta, si trovano
dappertutto.
Noleggio della barca a vela: catamarano o monoscafo
Per la navigazione caraibica, il catamarano presenta grossi vantaggi. La sua spaziosità, la comodità durante la navigazione e la velocità
nelle andature portanti rendono infatti la vacanza molto confortevole. La costanza dell'aliseo lungo l'itinerario velico nelle Windward Islands aiuta a evitare le boline su cui il catamarano
fatica a stringere l'angolo.
Ormeggiando sempre in rada, inoltre, le dimensioni del catamarano rispetto a un monoscafo non sono un problema e, anzi, il pescaggio ridotto aiuta.
D'altro canto, gli amanti delle barche a vela tradizionali troveranno grandi soddisfazioni nel timonare sotto le raffiche dell'aliseo. Basta
che all'interno della barca sia tutto in ordine e ben legato!
Per il nostro primo viaggio abbiamo noleggiato a Le Marin (Martinica) un catamarano Privilege 495, comodo e robusto. In 7 persone si stava comodissimi, e le velocità non erano affatto
da buttare: dagli 8-9 nodi di bolina (sui 55-60 gradi al vento), fino ai 12 al lasco con punte di 15 nodi sull'onda (col tipico aliseo attorno ai 20 nodi, anche
se scendendo al lasco abbiamo anche incontrato raffiche oltre i 30). Un catamarano del genere
dev'essere fornito di desalinizzatore (l'acqua finisce in fretta quando non si entra mai in porto, anche se ci sono diversi punti lungo l'itinerario
di viaggio Martinica-Grenadine in cui si può fare rifornimento).
Tra Guadalupa e Antigua abbiamo usato invece un Helia 44, più piccolo ma comunque comodissimo (ci abbiamo vissuto tranquillamente in 9). Meno
performante del Privilege, è comunque stato un ottimo compagno di viaggio.
Nella scelta del noleggio ovviamente hanno un'importanza fondamentale prezzo e affidabilità dell'agenzia (avere problemi
tecnici con la barca noleggiata è infatti un vero martirio). Se si è fortunati, con
100 euro a testa al giorno si può affittare qualcosa di buono, e fuori stagione si possono trovare
occasioni ben migliori. Considerando che la barca a vela è sia casa sia mezzo di trasporto sia fonte di divertimento, la cifra da accettabile
può addirittura diventare molto conveniente.
Per parecchie altre foto, a più alta risoluzione, sui Tobago Cays, guardate questa fotogallery:
E per innumerevoli foto tratte dal nostro itinerario di viaggio nelle isole caraibiche, guardate qui:
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Poi visitate le pagine dedicate in generale agli itinerari nei Caraibi e, perché no,
ai viaggi in kayak in queste isole fantastiche. Informatevi nello specifico su
Antigua,
Guadalupa, Martinica, Saint Lucia,
Saint Vincent, Grenadine
e Tobago Cays.
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