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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
Finale Ligure è un piccolo paradiso per gli sport nella natura: il suo borgo medievale è circondato da sentieri per escursionisti e bikers,
da miriadi di pareti d'arrampicata e da sorprendenti grotte (e sul mare c'è pure la lunga spiaggia!). In questo ambiente meraviglioso,
andiamo a scoprire un itinerario breve e bellissimo: un sentiero nella valle tra Perti e Montesordo che porta alla Grotta dell'Edera e alla Grotta della Pollera,
tra boschi e verticali pareti calcaree.
La partenza di questo sentiero può essere direttamente dal centro di Finale Borgo. Da qui, si segue l'itinerario dei cinque campanili:
subito sopra il pittoresco paese medievale c'è il Forte San Giovanni. Dopo pochi minuti, arrivati a circa 150 metri di quota, s'incontra Castel
Gavone e poco più avanti c'è la Chiesa di Sant'Eusebio. Chi ha l'auto e vuole risparmiare l'oretta di fatica (tra andata e ritorno) tra Finale Borgo e questa chiesa,
può optare anche per parcheggiare proprio in corrispondenza della Chiesa di Sant'Eusebio.
Superata la Chiesa, si continua su una stradina asfaltata, percorribile anche in auto ma molto poco trafficata. Poco dopo si passa di fianco all'ampia
grotta di Arma di Perti, e dopo pochi altri metri, in corrispondenza della chiesa di Nostra Signora di Loreto, si gode uno splendido panorama
su Finale, con la vista che arriva fino al mare.
Da qui si continua sulla piacevole strada fino alle case di Perti Alta, dove si può attraversare
il torrente su un ponticello a destra e prendere il sentiero che s'inoltra verso il bosco e le pareti rocciose.
Circa 710 metri di sentiero portano da Perti Alta alla Grotta dell'Edera, che è davvero particolare:
una gigantesca apertura nella parete rocciosa, una specie di caverna cilindrica dal tetto sfondato.
In realtà, subito prima di arrivare alla Grotta si può scegliere tra due sentieri paralleli: uno arriva a un'apertura in alto, da cui
si può ammirare la gigantesca caverna a cielo aperto. Da qui ci si può calare pericolosamente con una corda sul fondo della grotta.
Da qui si godono anche belle viste sulla valle boscosa, sulle sue rocciose pareti e sulle case di Perti Alta da cui parte l'itinerario escursionistico
per la Grotta dell'Edera.
Come detto, oltre al sentiero in alto c'è quello poco più in basso che arriva invece a una grotta buia, che apparentemente è separata dalla Grotta dell'Edera.
In realtà, risalendo questa grossa caverna, aiutandosi con delle corde fisse, si arriva a uno stretto buco nella roccia, da cui
si sbuca alla base della grandiosa caverna aperta.
Questa seconda soluzione è più facile e meno rischiosa, ma richiede comunque dei passaggi da non sottovalutare,
oltre che l'utilizzo di una torcia frontale.
Il sentiero dei Cinque Campanili è quello che passa davanti alla caverna bassa e continua poi nel bosco lungo la parete rocciosa di Montesordo. Nella roccia
ogni tanto si notano altre caverne più piccole.
Quando il bosco si dirada si possono godere begli scorci sulla rocca di Perti.
Si prosegue per circa mezz'ora fino ad arrivare a una deviazione a destra che porta in salitra alla gigantesca grotta della Pollera.
Questa buia caverna, da visitare con una torcia, ha una doppia apertura come grandioso ingresso.
L'Arma Pollera (col termine Arma si indicano le caverne della zona) ha una cavità d'ingresso alta quindici metri e la parte visitabile
a piedi è lunga un centinaio. Dopo l'ingresso, a destra, si può però scendere su un pendio fangoso e scivoloso, avventurandosi nei meandri
della montagna in svariati cunicoli, camminando per 500 metri e arrivando 64 metri più in basso, superando cavità anguste, specchi d'acqua e rocce franate,
cosa consigliata ovviamente solo agli speleologi opportunamente attrezzati con corda, caschi ed esperienza. Ma è solo affascinante sapere
che la Grotta della Pollera, Finale e la Liguria in generale possiedono queste misteriose bellezze!
La grotta della Pollera come altre in zone era abitata fin dalla preistoria e in passato vi si trovavano reperti archeologici.
Oggi bisogna accontentarsi dei meravigliosi panorami. Il rientro verso la Chiesa di Sant'Eusebio e Final Borgo può avvenire in vari modi.
Si può rientrare subito alla strada asfaltata e proseguire lungo di essa, oppure si possono intraprendere altri
bei sentieri nel bosco, e se si ha a disposizione tutta la giornata ci sono varie altre grotte da esplorare.
Noi avevamo optato per dedicare la mattina alle grotte su questo percorso solo in parte soleggiato per poi andare invece
nel pomeriggio a goderci il sole pieno del sentiero da Spotorno al Monte Mao
(Spotorno è a 20 minuti d'auto da Finale).
Comunque sia, buon divertimento e buone gite!! Ah, su questo sito, è descritta qui tutta la rete di sentieri costieri della Liguria.
con innumerevoli meravigliosi itinerari, tra cui anche il vicino sentiero da Varigotti a Noli,
che passa anche dalla Grotta dei Falsari, il Monte Carmo di Loano (non distante da Finale) e, sempre nel ponente ligure, la panoramica escursione da Andora a Cervo.
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