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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
Sori è un piccolo paese della Riviera Ligure, in splendida posizione tra Genova e il promontorio di Portofino, da cui
partono alcuni bellissimi sentieri. Verso Recco,
le mete più spettacolari sono Sant'Apollinare e la Statua del Redentore, mentre verso Bogliasco la destinazione
più panoramica è il Monte Santa Croce. Ebbene, queste mete possono essere raggiunte in diverse gite,
oppure collegate con un unico sensazionale itinerario ad anello di 17 km.
Descriviamo in questa pagina tutto questo percorso che passa sulle creste delle colline di Sori, ma se 17 km
(e 800 metri di dislivello) vi spaventano, potete dividere la gita in varie escursioni: una verso Sant'Apollinare, la
grotta di Camascenza, la Statua del Redentore e il Monte Castelletto; un'altra verso il Monte Santa Croce; e
un'altra ancora, volendo, verso Case Cornua, il Monte dell'Uccellato e i prati lungo la strada provinciale del Monte Fasce.
Partiamo quindi da Sori, il cui piccolo e grazioso borgo si affaccia su una bella spiaggia,
Da qui, saliamo verso Sant'Apollinare su una ripida scalinata che parte dalla strada Aurelia, in
corrispondenza di una chiesetta. Questa prima parte del sentiero
coincide con una parte dell'itinerario escursionistico tra Recco, Bogliasco e Nervi.
La scalinata passa tra villette e uliveti fino ad arrivare alla chiesa di Sant'Apollinare, splendido balcone
panoramico sul Golfo Paradiso. Siamo a circa 240 metri di quota e si possono ammirare Genova e una parte del
promontorio di Portofino (Punta Chiappa in particolare).
Pochi metri prima di arrivare a Sant'Apollinare, un sentiero sulla sinistra conduce a una sorgente, ma la cosa interessante
(almeno per i più intrepidi) è che da questo sentierino c'è la possibilità di scendere giù per la foresta fino al punto geografico
con latitudine 44.372754 e longitudine 9.116009 (usate maps), dove c'è la grotta di Camascenza.
Non c'è un percorso battuto, ma sono poche centinaia di metri
(in cui però si rischia di scivolare o di finire in mezzo ai rovi). La grotta di Camascenza
è lunga 18 metri, in parte allagata, con un ingresso in muratura perché era un rifugio nella seconda guerra mondiale.
Un posto da Indiana Jones (itinerario sconsigliatissimo a chi non è agile, a chi ha bambini o comunque a chi voglia essere prudente!).
Lasciata la Grotta di Camascenza si torna a Sant'Apollinare e da qui si riprende a salire verso la Statua del Redentore
(i cartelli indicano anche Case Cornua). Questa statua a oltre 400 metri di quota è su una cresta altamente panoramica,
con viste sublimi sul Promontorio di Portofino oltre che su Genova.
Per arrivare alla Statua del Redentore da Sori (deviazione alla Grotta di Camascenza esclusa) è necessario camminare
per poco più di 1 ora, ma un'ora abbastanza faticosa perché in ripida salita. Dopo la Statua del Redentore il sentiero procede
più in falsopiano verso il Monte Castelletto; poi, ammirando altri panorami amplissimi su tutto il Golfo Paradiso, si sale verso il Monte Cassinea.
Qui si è ormai in collina, a 600 metri di quota, e ci sono bei prati panoramici dove fare picnic.
Si procede sul sentiero fino alla Strada Provinciale del Monte Fasce, che passa per la panoramica Cappelletta
degli Alpini e poi per Case Cornua, dove c'è un baretto. Qui per circa un chilometro bisogna purtroppo procedere su asfalto, su questa
ampia provinciale, gettonata tra automobilisti, ciclisti e motociclisti genovesi che hanno voglia di fare un giro in campagna.
Siamo qui sulla cresta sommitale della vallata di Sori, nonché a metà di questo spettacolare itinerario ad anello.
Si sale così fino a quota 700 metri, in corrispondenza di un panoramico parcheggio, dove si abbandona la strada.
Si prende invece un sentiero che sale verso il Monte dell'Uccellato, che a quota 828 rappresenta la vetta più alta del percorso.
Si tocca il Monte Possuolo e da qui un sentiero in discesa su una spettacolare cresta va verso Cian da Cola
e il Monte Castelletti (su cui si può cammianre in costa, senza salirci su). Siamo qui a circa 11 km dalla partenza da Sori,
ma a soli 6 km praticamente tutti in discesa dall'arrivo a Sori stessa.
Ci troviamo infatti sul lato occidentale della vallata di Sori e, ovviamente, da qui in poi, per chi divide l'escursione in più giorni,
questa parte della camminata può essere lasciata a un'altra gita.
Il Monte Santa Croce, a quota 518 metri, è una classica destinazione per le gite da Sori. E' altamente panoramica e
raggiungibile con un comodo sentiero da Cian da Cola e con un sentiero ancora più comodo da Sori stessa.
Al Monte Santa Croce ci sono alcuni tavoli da picnic e una chiesetta, ma la cosa più bella sono i pini marittimi
vicino alla cima.
Dal Monte Santa Croce in circa un'ora e un quarto si scende a Sori, concludendo così questo spettacolare percorso
ad anello. In alternativa, ci spuò collegare ai sentieri per Pieve Ligure e da Pieve Ligure scendere nuovamente
a Sori oppure a Bogliasco, come descritto sempre al riguardo
del trekking tra Recco, Sori, Bogliasco e Nervi.
Questa cartina indica l'itinerario:
Il percorso ad anello della vallata di Sori fa parte dei sentieri della Riviera Ligure
di Levante tutti descritti a questa pagina sul trekking in Liguria.
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