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La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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BRASILE

Diario di viaggio: Rio de Janeiro, cascate Iguacu, isole tropicali e altre cose meravigliose
Itinerari di viaggio, escursionismo, kayak e vela in Italia e nel mondo

BRASILE: FOTO E ITINERARIO DI VIAGGIO

Qui sotto alcune delle foto più affascinanti dal Brasile e un divertente e interessante diario di viaggio pieno di informazioni e aneddoti che descrive l'intero itinerario. Se non le avete ancora lette, date un'occhiate alle informazioni di viaggio e alla mappa dell'itinerario qui: www.wildtrips.net/brasile.htm.

Rio de Janeiro, Corcovado
Rio de Janeiro, Corcovado - Vista sulla città dalla statua del Cristo Redentore.

DIARIO DI VIAGGIO IN BRASILE

A metà agosto, periodo ideale per visitare il sud del Brasile, atterrammo puntuali a Rio de Janeiro, dove iniziava il nostro itinerario di viaggio in questo paese del Sud America. Un economico bus ci portò in città, tra caos e favelas. Arrivammo al nostro ostello, l'Ipanema Beach Hostel, che consiglio, di prima mattina. Nell'enormità di Rio, Ipanema è un bel quartiere dove soggiornare, ben collegato dai mezzi di trasporto, abbastanza sicuro e comodo per le spiagge.

Rio Ipanema, Brasile
Rio de Janeiro, Ipanema - Una lunga, lunga spiaggia. Un quartiere ricco, ma le favelas sono poco lontane.
Ipanema è super attraente, con la bella passeggiata a mare con brasiliani impegnati in tutti gli sport da spiaggia e la vista sulle affascinanti e peculiari montagne verdi note come "panettoni" sparse qua e là per la città. Si vedevano anche delle favelas abbarbicate. Un tipico itinerario turistico a Rio de Janeiro comprende una camminata lungo il mare e da Ipanema arrivammo fino a Copacabana con il suo spettacolare arco di spiaggia lungo quasi 5 km. Ad affrontare le onde dell'Oceano Atlantico c'erano solo surfisti.
Rio Arpoador
Rio de Janeiro, Arpoador - Una penisola, e un bellissimo punto panoramico, tra Copacabana e Ipanema. Il surf è uno dei tanti sport praticati in queste zone.
Sulla spiaggia si potevano ammirare i palmeti, i venditori ambulanti, i bar, i castelli di sabbia, i giocatori di beach volley e migliaia di persone impegnate a camminare, correre o abbronzarsi.C'erano 28 gradi - un inverno davvero rigido, quello di Rio.
Rio Copacabana
Rio de Janeiro, Copacabana - La vivace spiaggia di Copacabana è piena di bar, venditori di souvenir e artisti.
Dalla fine della spiaggia di Copacabana, un taxi ci portò al Pao de Acucar), il famoso Pan di Zucchero su cui sale una funivia, un altro must in ogni itinerario di viaggio in Brasile e a Rio de Janeiro in particolare.
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
Sotto al Pan di Zucchero si trova la bella Playa Vermelha, su cui scattammo alcune foto. Da qui vedemmo degli alpinisti scalare il panettone. Rientrammo soddisfatti verso Ipanema. In ostello si stava bene, con la possibilita' di conoscere gente, chiedere informazioni e consigli e organizzare gite. Prenotammo cosi', per il giorno successivo, un trasporto in pullmino e barca verso l'isola tropicale di Ilha Grande. Rio è tristemente famosa per la criminalità, ma in quella prima sera carioca non ci sentimmo minimamente minacciati, mentre giravamo di notte; anche sugli autobus notturni c'erano donne non accompagnate che giocavano con l'iPhone, mentre noi avevamo lasciato quasi tutti gli aver in hotel. Ovviamente, più tempo di passa a Rio più il rischio di essere rapinati aumenta, e i benestanti vivono in quartieri costosi con guardianaggio e inferriate alle porte.

Il mattino dopo camminammo lungo la Lagoa (una laguna alle spalle di Ipanema e Leblon). Anche qui - in una zona particolarmente ricca di Rio de Janeiro - i brasiliani praticavano ogni genere di sport. Alle 11 partimmo per Ilha Grande. Dopo l'attraversamento del cemento sporco della periferia di Rio, raggiungemmo la Costa Verde lungo la quale si snoda la panoramica strada che da Rio porta a San Paolo. Pranzammo in un'area di servizio con buffet a chilo: ci si riempiva il piatto di cio' che si voleva, e poi si pesava il contenuto. Per 8 etti (ero affamato) di carni, farofa, insalate, stuzzichini misteriosi e saporiti pasticci, spesi 4 euro. Arrivammo a Mangaritiba, un villaggio sul mare con una bella spiaggia.
Costa Verde, Brasile
Costa Verde - La costa florida e affascinante tra Rio de Janeiro e Sao Paulo. Questa è Mangaritiba, dove si può prendere una barca traballante per Ilha Grande.
A Mangaritiba prendemmo un battello scassato per Ilha Grande. Arrivammo sull'isola, a Vila Abrao, e cercammo una sistemazione. Trovammo comunque una tranquilla pensione sulla spiaggia a un buon prezzo. La cosa bella era che Vila Abrao, l'unica modesta cittadina di Ilha Grande, era priva di auto: la passeggiata a mare, su cui si affacciavano hotel e ristoranti, era semplicemente la spiaggia. Per lunghi tratti non c'era nemmeno il marciapiede: s'usciva di casa e si mettevano i piedi sulla sabbia. Fuori dal paese c'erano sentieri, e non strade: camminando, un bell'itinerario percorreva il periplo dell'isola in una settimana. Insomma, ogni secondo ci veniva ricordato che eravamo in vacanza e che il Brasile era una figata.
Abraao, Ilha Grande, Brasile
Abraao, Ilha Grande - Una verdeggiante isola tropicale... e un piccolo Paradiso. Vila do Abraao è il più grosso villaggio dell'isola, privo di automobili e la cui passeggiata a mare è, in realtà, una spiaggia.
I baretti sulla spiaggia erano spettacolari, ma la movida serale era comunque tranquilla. Il mattino successivo partecipammo a una gita in motoscafo che ci portò in diverse spiagge di Ilha Grande: essendo un'isola tropicale praticamente disabitata, con sabbia chiara, palme e montagne ricoperte di foresta pluviale, fu splendido, come si vede nelle foto. Facendo snorkeling, notammo una miriade di pesci colorati, stelle marine e altre meraviglie.
Ilha Grande
Ilha Grande
Fish Ilha Grande
Ilha Grande Fish - Poche persone, ma molti pesci, abitano a Ilha Grande.
Ci fermammo a pranzare in un villaggio, dove noi, rifiutando il ristorante "turistico", comprammo delle patatine in un negozietto scassato (viva l'originalità, caratteristica su cui in effetti cercavamo di basare il nostro itinerario di viaggio, con alterne fortune).
Ilha Grande
Ilha Grande
Il giorno dopo affrontammo i sentieri di Ilha Grande, ammirando panorami e insenature. C'imbattemmo in delle scimmie e in un serpente giallo e nero, una vista di cui avremmo fatto a meno!
Scimmia
Scimmia a Ilha Grande
Ilha Grande
Ilha Grande
Dopo avere ammirato diverse belle baie, raggiungemmo la spiaggia di Lopes Mendes, che ha la fama d'essere una delle spiagge più belle del Brasile. In effetti, è spettacolare, una meta obbligata in un itinerario di viaggio tra Rio de Janeiro e San Paolo.
Ilha Grande Beach
Ilha Grande Beach
Ilha Grande
Ilha Grande
Lopes Mendes
Lopes Mendes, Ilha Grande - Questa spiaggia è nota come una delle più belle del Brasile e al mondo.
Ilha Grande
Ilha Grande
Lopes Mendes
Lopes Mendes, Ilha Grande - Un ottimo spot per il surf.
Crab
Granchio su una spiaggia di Ilha Grande... chissà se avrà poi fatto parte di qualche buffet a chilo
Il mattino dopo, sul presto, per un prezzo scandalosamente basso prendemmo il battello pubblico per Angra Dos Reis, città del continente poco lontana da Mangaritiba. Da lì, montammo su un autobus che andava in direzione San Paolo per arrivare a Paraty, tappa culturale del nostro itinerario di viaggio in Brasile.
Il tratto di costa tra Rio de Janeiro e Sao Paulo meriterebbe molte pause tra le centinaia di baie, spiagge e isolette. La particolarità di Paraty è che si tratta di una cittadina coloniale con un bel centro storico fatto di vie in pietra e case bianche dalle porte colorate.
Paraty
Paraty - Una vecchia città coloniale sul mare, circondata da colline verdi e piantagioni di Cachaca.
Lasciammo i bagagli all'ostello Che Lagarto (prenotato quando eravamo a Ilha Grande) e scoprimmo l'attraente cittadina, con le caratteristiche strade del centro ci portarono sino all'oceano, che a Paraty sembrava quasi una laguna, racchiuso com'era tra isole e promontori.
Paraty
Paraty
Il giorno dopo con una guida e una jeep visitammo l'entroterra di Paraty, fra coltivazioni, macchie di giungla e cascate. Tra la distilleria di cachaca (l'alcolico ingrediente base della caipirinha) e un pranzo a chilo la parte più divertente della gita fu giocare tra le cascate nella foresta.
Paraty Jungle
Paraty Jungle
Facevamo docce gelate, ci buttavamo giù per scivoli naturali in roccia e ci tuffavamo nei laghetti dei ruscelli usando delle liane per lanciarci (tutte attività che consiglio).
Paraty Slide
Paraty Slide - Si possono fare molti giochi divertenti nella giungla alle spalle di Paraty. Questo non fa male come potrebbe sembrare.
Paraty Jungle
Paraty Jungle
La sera c'era la festa della cachaca (pronunciata "cachassa"), una specie di sagra, in parte all'aperto e in parte sotto un tendone, con musica dal vivo (che sembrava rumore).
Paraty
Paraty
Il giorno dopo, concludemmo la visita a Paraty, e da lì un tizio ci diede un passaggio fino a San Paolo, da dove volammo a Foz de Iguazu. Qui, all'aeroporto, un pullmino con autista mandato dal nostro Rouver Hotel ci portò in albergo. Il mattino successivo prendemmo l'autobus per raggiungere Puerto Iguazu (in Argentina) e da qui le famose cascate.
Iguacu Falls
Cascate Iguazu - Poi si va alle cascate Iguazu e tutte le altre cascate perdono un po' del loro fascino.
Sul lato argentino di questa meraviglia naturale si può trascorrere un'intera giornata camminando lungo i numerosi sentieri per ammirare il fiume e la potenza dell'acqua da diversi punti di vista. Anche la fauna nel parco aveva il suo fascino: notammo tartarughe, pesci gatto, coati, pappagalli e farfalle colorate che svolazzavano in giganteschi sciami. Unico difetto del giorno, i costosi panini venduti dai bar nel parco.
Iguacu Falls
Cascate Iguazu - Con pochi dubbi una delle più belle cascate al mondo, vista qui dal lato argentino, ricco di sentieri che portano a punti panoramici.
Nel tardo pomeriggio tornammo in bus all'albergo. Cenammo in un ristorante nei pressi dell'hotel con un churrasco misto per tre persone: carne, fagiolata e salse varie sufficienti per 79 persone.
Al risveglio, sempre in autobus, andammo verso il lato brasiliano delle cascate dell'Iguazu. Lasciammo i bagagli dentro a degli armadi col lucchetto, così potemmo girare liberamente per il parco.
Iguacu Falls
Cascate Iguazu - Anche la vista dalla parte brasiliana vale la pena, anzi è a dir poco eccezionale. Ha meno sentieri ma viste incredibili.
La visita al lato brasiliano è molto più breve poiché un solo sentiero percorre l'orlo del canyon in cui cadono le cascate. Tuttavia, deve assolutamente far parte di un itinerario di viaggio in Brasile e vale tutti i 20 euro d'ingresso, non solo perché si vedono panorami diversi rispetto al lato argentino, ma soprattutto perché il belvedere con cui si conclude il sentiero è davvero qualcosa di unico al mondo. Circondati da un incredibile arco di cascate con tanto di arcobaleno, fummo completamente inzuppati dagli spruzzi.
Iguacu Falls, Brasile
Cascate Iguazu
Iguacu Falls
Cascate Iguazu - Dal punto di vista di una farfalla.
Terminammo presto la visita, perciò ci trovammo a decidere se fare il giro in battello ai piedi delle cascate, o un volo in elicottero. Optammo per quest'ultimo, per il prezzo di 90 euro a testa. Dopo una mezz'oretta d'attesa spiccammo il volo. Ammirammo dall'alto la giungla e le anse del fiume, per poi osservare il canyon a forma di ferro di cavallo in cui cadono le più belle cascate al mondo. Fu un'esperienza memorabile!
Iguacu Falls Helicopter
Cascate Iguazu- Un giro in elicottero sulle cascate è un'esperienza unica.
Dopo il volo in elicottero prendemmo l'autobus per l'aeroporto, davvero vicinissimo alle cascate. Atterrammo a Rio de Janeiro al tramonto. Prendemmo un taxi con tassametro, evitando chi ci offriva prezzi fissi sempre gonfiati, e ritornammo all'Ipanema Beach Hostel.
Il giorno dopo visitammo il Corcovado, la montagna alta 710 metri in mezzo a Rio sulla cui cima svetta la famosa statua del Cristo Redentore. L'attesa della cremagliera per la salita fu piuttosto lunga, ma ne valse la pena perché il panorama era impressionante... consiglio d'inserirlo in ogni itinerario di viaggio in Brasile (com'è ovvio).
Una volta scesi, un taxi ci riportò in ostello. Dopo un pomeriggio in spiaggia a giocare a beach tennis, la sera prendemmo un autobus verso il centro e, in particolare, verso il quartiere di Lapa, famoso per i bar e le scuole di Samba. Per strada c'era una quantità di gente impressionante. In alcuni bar c'era musica dal vivo, mentre fuori artisti di strada davano spettacolo.
Dopo l'aperitivo e la cena entrammo in una discoteca su più piani, con musica dal vivo moderna da una parte e samba dall'altra. Fu una serata divertentissima, anche se in genere non amo le discoteche.
Fu l'ultimo giorno di vacanza. Il giorno successivo facemmo un giretto a Botafogo e andammo all'aeroporto di Rio de Janeiro. Un vero peccato, perché il meraviglioso Brasile meriterebbe una vacanza ben più lunga!
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