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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
All'imboccatura del Golfo di La Spezia, l'isola della Palmaria svetta imperiosa, in posizione panoramica davanti a Portovenere.
I sentieri della Palmaria, e in particolare il giro dell'isola, permettono d'ammirare la sua vegetazione selvaggia, i ruderi delle fortificazioni militare,
le scogliere impressionanti e il limpido Mar Ligure.
Anzitutto, per arrivare alla Palmaria bisogna prendere un battello (o un proprio mezzo nautico). Da Portovenere c'è una corsa ogni mezz'ora (la
distanza è di poche centinaia di metri, e il costo è di 5 euro A/R), ma d'estate è possibile partire anche dal porto di La Spezia (d'inverno,
bisogna informarsi anticipatamente sugli orari, perché vengono ridotti).
In genere, arriverete a Terrizzo, proprio davanti a Portovenere, dove si trova anche uno stabilimento balneare.
Da Terrizzo, superando Punta Secco, potete iniziare a seguire il giro della Palmaria (in sendo antiorario) camminando lungo la costa, verso ovest. Tra
gli scoglietti, si può fare il bagno nella limpidissima acqua del Mar Ligure.
Arrivati davanti alla Chiesa di San Pietro di Portovenere, il sentiero inizia a salire. Questo è il tratto più difficile dell'itinerario, nulla
di troppo complicato, ma da non affrontare in infradito! La vegetazione è selvaggia e il sentiero non è conservato particolarmente bene.
Guardandosi indietro man mano che si sale, però, i panorami ripagano la fatica.
In questa parte dell'itinerario si cammina sul lato della Palmaria esposto al mare aperto, una costa alta con imponenti scogliere, seguendo le
indicazioni per la Vetta e poi per il Pozzale.
Ogni tanto, dei punti panoramici permettono di ammirare la grandiosità di queste pareti rocciose, attorno a cui volano i gabbiani
e su cui si avventurano le capre.
Nonostante i luoghi splendidi e la presenza di alcuni stabilimenti balneari, in particolare nel tratto di costa verso Portovenere, la Palmaria ha un
aspetto selvaggio e trascurato. Ciò è dovuto anche al suo passato militare: caratteristici ruderi di edifici sono sparsi per l'isola, ormai sommersi
dalla vegetazione, e poche strutture sono ancora operative, tra cui quella delle Batteria Semaforo, nel punto più alto che s'incontra lungo il percorso.
Antiestetici pali della luce seguono il sentiero e rovinano talvolta la vista in questa primo tratto dell'itinerario.
Quando dalla Batteria Semaforo s'inizia a scendere, si possono ammirare le scogliere attorno a Cala Grande e Caletta e, sullo sfondo, l'isola del Tino.
Sopra la Caletta, si notano delle rovine di vecchi edifici e dei buchi artificiali nella roccia, raggiungibili deviando brevemente dall'itinerario. L'insenatura della Caletta,
oltre che impressionante, è abitata da millemila gabbiani, di cui abbiamo visto anche delle uova.
Il sentiero arriva alla cala del Pozzale, dove è possibile fare un tuffo rinfrescante.
Anche qui ci sono vecchi edifici abbandonati, che danno un'idea di trasandatezza ma che sono pure pittoreschi. Si può anche camminare fino
alla Punta dell'Isola, per arrivare proprio davanti al Tino.
Sopra il Pozzale, ci sono delle pareti rocciose e tra queste si apre un inspiegabile e gigantesco buco quadrato nella roccia, un'altra
stranezza della sorprendente Palmaria.
Passando su un tratto scosceso e col vago rischio di essere colpiti da una pietra o da una cacca di gabbiano, siamo andati subito a vederlo.
La caverna artificiale trapassa la montagna da parte e parte e permette di ammirare delle belle viste (e all'interno c'è anche una voragine che arriva dritta al mare).
Lasciato il Pozzale, si procede verso Punta Marinella. Una parte della spiaggia è riservata a uso dei militari (concetto anacronistico che spero
scomparirà presto dalla Palmaria), mentre il sentiero sale passando alto lungo la costa. Le viste sono sublimi, sia dietro di sé, verso il Tino, che davanti
a sé, verso la costa di Tellaro e Montemarcello dall'altro lato del Golfo di La Spezia.
Arrivati sopra Punta Marinella, s'incontra una casa; da qui, un sentiero, solo apparentemente chiuso da un cancello, porta a una bella spiaggia
dove fare il bagno, la più isolata e deserta tra quelle raggiungibili a piedi (ma, nei weekend estivi, il mare davanti è spesso pieno di barche).
Continuando sul sentiero in alto, invece, si arriva immediatamente dopo ad ammirare la Cala della Fornace.
Tra le caratteristiche più belle della Palmaria è che, sparsi per l'isola, si trovano curiosi resti militari, di cui è difficile
capire come fossero utilizzati. Inoltrandoci per un sentiero sconnesso con lo scopo di raggiungere un altro punto sul mare della
Cala della Fornace, ci siamo trovati a passare dentro una inspiegabile galleria in mezzo al bosco. La sua posizione sperduta e il pericolo crolli
l'avevano fatta diventare la casa di numerosi gabbiani.
Tornando al sentiero principale, abbiamo continuato fino alla grande Fortezza Umberto Primo, per poi arrivare al mare sul lato
dell'isola verso l'interno del Golfo di La Spezia. Qui ci sono alcuni stabilimenti balneari (in genere riservati a militari e famiglie),
ma anche coltivazioni di cozze.
Gli ultimi tratti di sentiero (in piano) e si torna in località Terrizzo, da dove si può riprendere una barca per la terraferma.
In tutto, il giro dell'isola è di circa 7 km per un totale di 3 ore di cammino, che spesso si allungano con deviazioni,
"curiosamenti" vari e bagni.
Ah, una nota su Portovenere: frequenti autobus la collegano alla stazione di La Spezia, altrimenti la si può raggiungere in traghetto
(sia da La Spezia che da Riomaggiore). Anche l'auto è un'opzione, ma in alta stagione preparatevi a parcheggiare lontano, spendendo 10 euro per un giorno
(o di più se vi avvicinate al centro del paese). A parte questo... visitare la Palmaria sui sentieri è una gita fantastica!!
Da compiere preferibilmente a maggio o settembre/ottobre, quando
c'è meno confusione di bagnanti e barche, ma si può comunque fare un tuffo in mare.
Questo itinerario è uno dei tanti sentieri tra Genova e la Toscana, tutti percorsi
e tutti descritti a questa pagina sul trekking in Liguria.
Per percorrere l'intera Riviera da ovest a est, la tappa precedente è l'incredibile
sentiero Riomaggiore Portovenere,
mentre l'itinerario successivo porta a
Lerici e Tellaro.
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In particolare, ecco alcuni splendidi itinerari escursionistici nei dintorni:
tra Riomaggiore e Corniglia,
a Vernazza e le Cinque Terre,
da Monterosso a Levanto,
da Framura a Levanto via Bonassola
Per ammirare la Liguria dalla canoa invece che camminando:
LA LIGURIA IN KAYAK - FOTO E ITINERARI DI VIAGGIO
Un'esplorazione attiva di Portofino, Cinque Terre e molto altro, a bordo di una canoa lungo la bellissima costa ligure
In particolare, cliccate qui per il tratto
Cinque Terre - Portovenere, che solca il mare ammirato dal sentiero.
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