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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
Chiavari è una bella cittadina sul mare, ma sulle colline alle sue spalle si può godere della pace della campagna grazie a splendidi sentieri nel verde.
L'itinerario escursionistico delle Cinque Torri è ad anello e permette
di raggiungere la panoramica Leivi incontrando alcune pittoresche torri e cappellette, oltre a tanti uliveti. E'
una passeggiata facile ma abbastanza lunga e che ben si collega con altri percorsi sulla Riviera Ligure, come quelli
per Montallegro e per Zoagli.
La partenza dell'itinerario è proprio dal centro di Chiavari, da dove alcune scalinate pedonali portano al castello
e alla circonvallazione. Queste stradine continuano salendo verso Ri Alto e poi il Curlo.
Si possono prendere diverse "creuze"
in questa prima parte del percorso. Quella segnata dai cartelli segue Via Ri Alto, la poco trafficata strada che sale verso il comune di Leivi: in alcuni punti
si cammina proprio lungo la strada asfaltata, in altri si taglia su scalinate pedonali. Il mio consiglio però è di passare dalla Chiesa di San Michele di Ri Alto:
alla sua destra infatti scende una scalinata che passa sotto un arco. Subito dopo l'arco
un sentiero sulla sinistra s'inoltra tra boschi e uliveti, permettendo di salire verso Leivi evitando la strada.
Con questo itinerario alternativo si arriva così in pace al Curlo, dove ci si ricongiunge all'itinerario ufficiale
delle Cinque Torri, segnato da simbolo rosso con due strisce orizzontali e una di traverso (il simbolo del "disuguale" in matematica).
Ovviamente non confondete il percorso delle Cinque Torri di Leivi col vicino sentiero dei Cinque Campanili attorno a Zoagli, qui descritto!
Qua s'incrocia una strada asfaltata secondaria, che si abbandona presto seguendo le indicazioni che portano
alla Chiesa di San Michele (a quanto pare il santo preferito di questa prima parte del percorso :)
questa vecchia cappelletta è proprio pittoresca).
Superata le vecchie case, il percorso si biforca, anzi triforca: cambia poco, ma visto che il sentiero si chiama delle Cinque Torri consiglio
di prendere il sentiero più a destra, che passa nel bosco e porta a vedere un castello,
che oggigiorno è proprietà privata.
Continuando nel bosco, ci si ricongiunge presto (nei pressi di
un convento) agli altri sentieri da cui ci si era separati a San Michele
e si arriva poco dopo alla Chiesa di San Bartolomeo di Leivi, dopo
circa cinque chilometri di cammino e 260 metri di dislivello da Chiavari.
La Chiesa di San Bartolomeo si affaccia su una piazza e anche sulla strada principale che fa il giro della
collina di Leivi. Qui trovate anche un negozietto, un ristorante e un campo da bocce, nel caso vogliate
praticare questo bel gioco oppure ascoltare le imprecazioni dei giocatori del posto.
Dal parcheggio di San Bartolomeo, le indicazioni per l'itinerario delle Cinque Torri portano in una
stradina secondaria sulla destra. Seguendola, ci si inoltra poi nel bosco.
In questa parte dell'itinerario bisogna sempre stare attenti a seguire il simbolo dell'itinerario
delle Cinque Torri, perché il sentiero incrocia diverse stradine. Tenete a mente che lo scopo è continuare sulla parte più
alta della collina di Leivi, seguendone la morbida cresta. A un certo punto si passa
alle spalle della Chiesa di San Rufino, che si può raggiungere per vedere il panorama e la torre di San Rufino.
Dalla Chiesa di San Rufino una scalinata scende fino a Chiavari, per chi vuole abbreviare il percorso.
Per continuare invece il percorso delle Cinque Torri, si ritorna sul sentiero e si prosegue fino a un bel prato panoramico,
con vista sul Golfo del Tigullio.
Si prosegue nel bosco fino a quando si incrocia la strada asfaltata su cui bisogna camminare per alcune centinaia di metri fino al Bocco
di Leivi. Dal Bocco una stradina secondaria va in direzione San Lorenzo. Dopo alcune centinaia di metri, un cartello indica chiaramente
la deviazione sulla sinistra del sentiero delle Cinque Torri. E' una stradina sterrata che passa davanti alla panoramica cappella di San Lorenzo.
Si è di nuovo in un bel bosco, davvero rigoglioso in primavera, a circa 300 metri di quota - il punto più alto dell'itinerario.
La stradina sterrata diventa poi un sentiero quando inizia a scendere verso Chiavari.
Si continua a scendere verso Maxena, una frazione di Chiavari, a cui si arriva inoltrandosi in begli uliveti panoramici.
Si passa dalla Chiesa di Maxena, poi, lungo un sentiero e quindi una scalinata, si arriva a Sampierdicanne,
a venti minuti di cammino in città dal centro di Chiavari. In tutto, il percorso ad anello
è lungo circa 14 chilometri - una bella giornata piena di cammino.
Lungo la discesa da San Lorenzo a Maxena, s'incontrano però altri sentieri. In particolare,
si può deviare verso la frazione di Campodonico. (Un'alternativa è anche prendere il sentiero che
porta all'Anchetta e a Montallegro).
Arrivando a Campodonico si prosegue poi su una serie di panoramici
terrazzamenti che permettono di ricongiungerci con l'itinerario
tra Chiavari e Zoagli qui descritto. Così,
col sentiero delle Grazie, si può arrivare in modo spettacolare anche sulla passeggiata a mare di Chiavari, e chiudere l'anello allungando
un po' ma godendo altri bei panorami.
Questo itinerario è uno dei tanti sentieri tra Genova e la Toscana, tutti percorsi
e tutti descritti a questa pagina sul trekking in Liguria.
Per percorrere l'intera Riviera da ovest a est, la tappa successiva porta da
Chiavari a Lavagna e Sestri Levante.
Buona gita!
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