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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
Favignana, Levanzo e
Marettimo sono tre isole straordinarie, appena al largo di
Trapani. Questa lunga galleria fotografica vi darà un assaggio
del loro fascino. Sotto, troverete informazioni su baie, spiagge,
paesi e scogliere, oltre a itinerari consigliati alle Egadi e alcuni
aneddoti di viaggio. Il modo migliore per esplorare l'arcipelago
è una vacanza in barca a vela: non solo perché dal mare
ogni posto risulta più bello, ma anche perché navigare permette di vivere
veramente il mare e di esplorare i luoghi più nascosti e meno
frequentati.
In questa galleria fotografica trovate tante immagini delle isole Egadi,
ma anche di San Vito Lo Capo, Riserva dello Zingaro e altre bellezze della zona:
Favignana, Levanzo,
Marettimo: l'arcipelago della Egadi è composto da tre isole
tanto affascinanti quanto diverse. La più grande, popolosa e
vivace è Favignana. Levanzo ha uno strepitoso paesino di case
bianche e baie spettacolari. Marettimo è la più lontana e
selvaggia oltre che il paradiso del buon pesce.
Ma cosa vedere
durante una vacanza alle
Egadi? E cosa fare?
Trapani è il più
vicino punto di partenza per le isole, ma è anche una città
vivace e interessante. Un bel centro storico, spiagge, bar e
innumerevoli ristoranti deliziosi. Al caratteristico porto dei
pescherecci, tutti i giorni feriali c'è un animato mercato dove
si può comprare pesce fresco a ottimi prezzi. La parte migliore
sono i venditori che urlano come se non ci fosse un domani.
Da Trapani le isole possono essere raggiunte in traghetto, ma
una vacanza in barca a vela è l'ideale per ammirare le baie e le
spiagge dell'arcipelago, divertendosi nel vento, in simbiosi con
la natura. Favignana, la più vicina delle isole Egadi, è ad appena sei miglia, circa un'ora di
veleggiata dalla città.
Dormire in rada,
all'ancora o a uno dei gavitelli nelle baie dell'isola, permette
di vivere la natura al suo massimo: il tramonto, una cena sul
mare col solo suono delle onde, l'alba sotto una scogliera, la
colazione cullati dal vento. Magari mangiando dei gamberoni
freschi comprati al mercato del pesce (per cena, intendo, ma se
si vuole anche per colazione) e bevendo il Grillo, il vino
bianco locale. Tutti piccoli strepitosi piaceri in cui indulgere
durante la vacanza (tanto che
verrebbe voglia di esagerare e mangiarne diciotto, di gamberoni,
bevendo sette od otto bottiglie di Grillo... e a volte, in
effetti, lo si fa; concludendo con digestivo e sigaro)
Ormeggiando nel porto di Favignana, invece, si può girare per la
caratteristica cittadina, visitare le cantine Florio, affittare
una bicicletta oppure camminare fino al forte che svetta
sull'isola. Se fa molto caldo, la passeggiata diventa un'impresa
epica, ma la ripida salita porta a panorami indimenticabili
sulle Egadi,
quindi ne vale la pena. La fortezza, inoltre è aperta e
accessibile, senza controlli o biglietti o altro. Un luogo
decadente, abbandonato, con stanze piene di calcinacci, qualche
arruginito e obsoleto macchinario, mura solide e mura
traballanti, mucche che camminano attorno al forte e, appunto,
una vista strepitosa su Favignana, Levanzo e la costa sicula.
Per qualcuno il punto più alto della vacanza (almeno come quota
;) ).
Prima di esplorare ulteriormente Favignana, si può salpare per
le altre isole dell'arcipelago. Due bordi, o anche tre, verso
Levanzo, e un bell'ormeggio in rada in cui si beve il vino
rimasto dalla sera precedente (se ne è rimasto: meglio avere parecchie
riserve). Con il tender (il gommoncino) si può andare a visitare
il paese.
Una baia selvaggia e bellissima è Cala Tramontana, più distante
dal paese ma perfetta per un altro ormeggio nella natura o anche solo
per un bagno (ci sono alcune foto qui:
charter a vela in Sicilia). Per la vita sociale è meglio
tornare a Favignana o Trapani. Ma si può anche restare nella
natura e visitare qualche altra baia di Levanzo. Ce ne sono di
belle, di fantastiche e di strepitose: di brutte, di squallide e
di scialbe, invece, nessuna.
Arriva poi il momento di salpare verso
Marettimo, la più lontana e per molti la più affascinante delle
Egadi, dove si arriva con tre ore di navigazione che spesso
sono velisticamente uno spasso. Durante una vacanza in barca a
vela, gli spostamenti stessi fanno parte della viaggio, anzi
sono una parte fondamentale nello spirito della vacanza in
questa natura strepitosa.
Marettimo è un'isola di alte scogliere rocciose sul lato occidentale, e
di pendii più verdi e
leggermente meno ripidi sul lato orientale, dove ci sono il
porto e la città.
Marettimo paese è un piccolo paradiso, un villaggio isolato dal mondo in un'isola dimenticata dal tempo... Beh, certo,
ci sono i traghetti che portano i turisti (a parte quando soffia lo scirocco) e diverse barche, d'estate.
C'è internet (un po' almeno) e ci sono i dive center per chi è
in vacanza. Ma le case bianche ammucchiate che dalla collina scendono sul mare
e i pescatori con le barche azzurre e le reti colorate danno un'immagine davvero caratteristica.
Ed è caratteristico pure mangiare una "fiorentina di tonno" nel migliore ristorante del paese
(la "bistecca" più buona che possiate mai assaggiare) e poi, la sera, girare per il paese,
che è tranquillo anche nelle vacanze di ferragosto,
a parte qualche baretto in cui si concentrano le poche anime che stanno sull'isola.
E quando si è lì, forse uniti dallo spirito di comunione dei piccoli paesi
(sì, lo so, a volte nei piccoli paesi tutti odiano tutti e
stanno
assieme per necessità, ma non è questo il caso),
e uniti anche dalla pace e dalla felicità dovute alla bellezza
naturale del posto, si può festeggiare fino a tarda notte
nonostante sia opportuno alzarsi presto, il giorno dopo, per esplorare l'isola
e goderne il più possibile.
La parte occidentale di Marettimo è un parco naturale che può
essere visitato, sottocosta, soltanto tramite gite organizzate.
Con la propria barca si
può comunque ormeggiare in alcune baie strepitose, sia all'ancora
sia,
in estate, al gavitello.
Dopo di ciò, si può
riprendere a veleggiare (si può anche rimanere a Marettimo per
delle settimane, per carità, ci si sta che è uno spettacolo) e
tornare a Favignana. Swiiiiiiisshhhh swuuuushhhhhh (che sarebbe il
suono della barca che fende le onde e il vento), magari due
bordi accompagnati dai delfini, e la vacanza alle Egadi può
continuare in un'altra zona di Favignana, ad esempio a Cala Rotonda: una baia circolare, quasi completamente chiusa,
con un'acqua tanto limpida che si potrebbe vedere la Nuova Zelanda se non ci fosse la Terra in mezzo.
Tra le rocce si aprono pure un paio di grotte da esplorare, e in cui imboscarsi se siete in vena d'imboscamenti
romantici (di cui non voglio sapere nulla, comunque).
Qua si concludono le descrizioni di queste vacanze alle Egadi,
ma un bravo scrittore potrebbe perdersi in profluvi di parole
altisonanti per raccontare tanta bellezza. A questo punto io, invece, mi
limito a invitarvi a guardare tutta la galleria fotografica nel post di Facebook in alto, se
non l'avete ancora fatto. Se invece vi interessano le Eolie, cliccate qui!
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