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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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AFRICA

8000 km attraverso Namibia, Botswana, Zimbabwe e Sudafrica su una jeep con le tende sul tetto
Itinerari di viaggio, escursionismo, kayak e vela in Italia e nel mondo

NAMIBIA: FOTO E DIARIO DI VIAGGIO

Un avventurosissimo, meraviglioso safari africano! Se non le avete ancora lette, date un'occhiate alle informazioni di viaggio e alla mappa dell'itinerario qui: www.wildtrips.net/africa-it.htm. E poi, se volete, continuate l'esplorazione dell'Africa Meridionale con la prosecuzione di questo safari in Botswana e alle Cascate Vittoria con foto e diario di viaggio.

Fish River Canyon
Fish River Canyon - Uno dei più enormi e selvaggi canyon del mondo, nel sud della Namibia.

DIARIO DI VIAGGIO IN NAMIBIA

Volevamo visitare la meravigliosa Namibia, ma prenotammo anzitutto il volo per Johannesburg, in Sudafrica, escludendo altri voli "interni", perché troppo costosi. Riservammo una Nissan con le tende sul tetto (che sarebbe stata la nostra casa per quindici giorni). Scaricammo le mappe di Tracks4Africa per il nostro navigatore GPS Garmin. Ed eravamo pronti all'avventura!

Atterrammo a Johannesburg a inizio agosto (stagione ideale per visitare Namibia e Botswana).
Un dipendente della ditta di noleggio 4x4 ci portò dall'aeroporto alla loro sede, dove ci spiegarono i segreti della nostra jeep. Subito dopo il tramonto, andammo a fare la spesa per i successivi campeggi in un vicino ipermercato, dove mangiammo una pizza sorprendentemente mangiabile. Quindi, partimmo in direzione Namibia.

Namibia from the roof of jeep with rooftop tents
Sulla strada - Ci sono soprattutto strade sterrate in Namibia, ma un buon guidatore un po' folle può guidare a 120 l'ora, anche se c'è qualcuno sdraiato sul tetto.
Guidammo per tutta la notte, percorrendo circa 900 chilometri in mezzo al Sud Africa... cosa non proprio consigliabile, ma ci fece risparmiare tempo e denaro.
All'alba eravamo in Namibia (nessun problema alla dogana) e dopo altri 300 chilometri raggiungemmo la prima meta del nostro improvvisato itinerario di viaggio, il Fish River Canyon.
Fish River Canyon
Fish River Canyon
Il paesaggio era spettacolare, non soltanto per la gigantesca gola tra le montagne (seconda soltanto al Grand Canyon americano), ma per i colori e tutto l'insieme: panorami selvaggi, strade sterrate praticamente deserte, poche piante che facevano capolino tra le rocce, sconfinati spazi liberi.
Camping Namibia
Campeggio selvaggio - Una jeep con le tende sul tetto permette di campeggiare comodamente anche in un deserto roccioso... casa dolce casa.
La jeep era fornita di tutto l'occorrente per campeggiare (riserva d'acqua, frigo, posate, coperte, eccetera). La sera ci portavamo fuori strada, facevamo il falò e grigliavamo in mezzo alla savana, nel silenzio assoluto. Quella prima sera, probabilmente non c'era essere umano nel raggio di cento chilometri. Altro che destinazioni turistiche!
Il mattino seguente portò in effetti un'altra splendida giornata (nessuna nuvola vista in quindici giorni: non stresserò mai abbastanza l'importanza di viaggiare nella stagione secca). Dopo avere esplorato a piedi i dintorni, partimmo in direzione Sesriem, dove avevamo prenotato un “vero” campeggio dall'Italia - cosa necessaria in quanto si trattava di parco nazionale. Sulla strada il terreno roccioso rotto dai canyon si trasformò in savana: distese d'erba giallastra, con rosse colline brulle sullo sfondo, pochi alberi solitari e i primi mammiferi (capre, zebre e orici).
Zebra crossing
Attraversamento zebre - Difficilmente vedrete questi cartelli in centro a Roma.
Zebre al tramonto
Zebre al tramonto - Sulla strada tra Fish River Canyon e Sesriem, s'incontrano i primi branchi di animali.
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
Gli animali non si spaventavano e noi potevamo osservarli da vicino per poi vagare alla ricerca di altre specie. La strada era in genere un ampio sterrato ghiaioso, ma anche fuori strada il terreno era percorribile con una jeep.
Oryx
Orice
Sunset in the savannah
Tramonto nella savana namibiana - I tramonti africani non sono normali tramonti.
Visitammo il bel canyon roccioso di Sesriem, ma non potemmo avventurarci nel deserto a causa di una tempesta di vento. Peccato, perché lì le dune rosse di Sossusvlei rappresentano una delle più belle destinazioni turistiche della Namibia.
Sesriem Canyon
Sesriem Canyon - Questo spettacolare Canyon è poco lontano dalle dune di Sossusvlei.
. Lasciammo a malincuore il deserto e continuammo il nostro percorso verso nord attraverso terreni sempre brulli, ora più scuri, con colline tondeggianti separate da piccoli canyon. Il nostro itinerario di viaggio ci portò quindi all'Oceano Atlantico, nei pressi di Walvis Bay. Percorremmo la strada lungo la laguna, su cui si affacciavano dune di sabbia gialla.
Fenicotteri al tramonto, Namibia
Fenicotteri - Nei pressi di Walvis Bay, si può campeggiare in cima a delle dune con vista su una laguna abitata da fenicotteri.
A un certo punto svoltammo tra di esse, sfruttando il 4x4 della Nissan. C'insabbiammo una prima volta, quindi con l'aiuto di pala e sgasate riuscimmo a ripartire. Non contenti, accelerammo fino alla cima di una duna con splendida vista sulla baia e sui fenicotteri che s'adagiavano sull'acqua al tramonto.
Dunes
Dune di Walvis Bay - Alte dune guardano l'Oceano Atlantico vicino a Swakopmund, nella parte centrale della Namibia
Vicino a Swakopmund le dune che s'affacciavano sull'oceano erano alte anche 300 metri; ci arrampicammo a piedi su una di esse, ammirando l'incredibile panorama. Riprendemmo poi il viaggio e facemmo un'altra pausa su una spiaggia, da cui si vedeva un recente relitto di una nave.
Skeleton Coast
Skeleton Coast - La costa namibiana è piena di carcasse di navi naufragate; questo recente relitto impressiona.
Poco più a nord ci fermammo nella riserva naturale di Cape Cross, dove migliaia di foche rumoreggiavano e puzzavano. Era impressionante vederle gettarsi tra le onde in mezzo agli scogli.
Cape Cross
Cape Cross - Migliaia di foche vivono e puzzano nella Cape Cross Natural Reserve.
Ci spostammo quindi verso l'interno e, in mezzo alla savana, ci godemmo un altro incantevole campeggio. Questa era la regione del Damaraland, bella e selvaggia, nella Namibia centrale. Mentre campeggiavamo, ci rendemmo conto che il nostro itinerario ci aveva portato in zone potenzialmente abitate da leoni. Eravamo felici che le nostre tende si trovassero sul tetto della jeep.
Namibia Camping
Campeggio selvaggio di notte - La selvaggia savana del Damaraland è ideale per un affascinante campeggio nel mezzo del nulla.
Il giorno dopo entrammo nell'Etosha Park, riserva naturale vasta quasi quanto il Belgio, la cui parte più accessibile per i turisti s'affaccia su un gigantesco lago di sale. Attorno a delle pozze d'acqua si radunano gli animali per abbeverarsi.
Vagando tra le strade sterrate c'imbattemmo in gazzelle, zebre, orici, elefanti e giraffe
Zebras Cuddling
Zebre coccolose
Eravamo sorpresi di quanto fosse facile scorgere animali, ce n'erano centinaia a ogni angolo. C'impegnammo così a cercare le scene più rare, seguendo talvolta i commenti di altri viaggiatori in jeep. Trovammo delle iene intente a consumare la carcassa di una giraffa; un leopardo che si muoveva tranquillo tra i cespugli; delle leonesse impigrite.
Leopard
Leopardo nell'Etosha - L'Etosha National Park è gigantesco e presenta numerosi grandi mammiferi. Con un po' di fortuna si possono vedere anche dei leopardi.
Lion
Leone affamato
Il momento più emozionante fu la caccia di una gazzella da parte di due ghepardi. Acquattati nell'erba alta della savana, i due felini aspettarono pazientemente che una gazzella leggermente separata dal branco s'avvicinasse a loro. Poi, scattarono e in pochi secondi la raggiunsero e ne fecero il proprio pranzo, povera gazzella!
Animals Etosha
Animali nell'Etosha - Nella stagione secca, migliaia di zebre, gazzelle e antilopi si radunano attorno ai laghi dell'Etosha per farsi un drink.
Elephant
Un arrabbiato elefante namibiano, vagamente minaccioso.
Il campeggio libero all'interno della riserva era vietato, perciò non corremmo ulteriori rischi d'essere divorati, almeno in quella porzione d'itinerario di viaggio. Campeggiammo invece in una bella struttura, ben organizzata.
Il giorno successivo aggiungemmo i rinoceronti alla lista degli animali osservati. Lasciammo poi l'Etosha e, cambiando programma, decidemmo di visitare anche il nord della Namibia. Dal parco ci dirigemmo quindi verso Opuwo, dove donne vestite all'occidentale camminavano di fianco a indigene Himba a seno nudo, coi capelli raccolti in trecce rese lucide da un fango rosso.
Himba People
Popolazione Himba - Gli Himba non vivono con gli altri namibiani e conservano fortemente i loro costumi.
Lasciammo Opuwo e dirigendoci verso nord notammo diversi villaggi Himba composti da un recinto di legno al cui interno si trovavano alcune capanne e parecchie capre. Era un popolo primitivo, che viveva a modo proprio: non parlavano inglese e non sembravano interessati alla vita occidentale.
Himba Hair
Bimbo Himba - Questo bambino Himba era silenzioso, ma una volta salito sulla jeep non voleva più scendere.
Il villaggio era povero e piccolissimo, poco più di una casa per una famiglia allargata. C'erano due donne, i bambini, i nonni, mentre gli uomini forse erano al pascolo. Tentare di dialogare con loro fu divertente, ma fallimentare!
Procedemmo poi con la jeep verso nord, e più ci spingevamo verso il confine con l'Angola più la vegetazione s’infoltiva. Il nord della Namibia è più umido e piovoso del desertico sud.
Children Jeep
Giocando con dei bambini - Guidando verso il nord della Namibia, incontrammo questi simpatici ragazzini ben contenti di giocare e ballare con degli stranieri.
Riprendemmo l'itinerario namibiano, direzione Epupa Falls. Nel mezzo, uno splendido campeggio sul letto asciutto di un fiume. Le cascate di Epupa meritarono la visita: splendidi panorami, le palme sul fiume, uno strano lucertolone colorato e la scritta "attenzione pericolo coccodrilli". Purtroppo, non ne vedemmo.
Epupa
Epupa Falls - Vicino al confine con l'Angola, le cascate Epupa scorrono tra palme e baobab.
Epupa
Epupa falls
Giungemmo al confine con l'Angola su un'altra affascinante strada sterrata. Chiedemmo ai gendarmi il permesso d'attraversare il confine, anche solo per un attimo, ma bocciarono la nostra idea. Una gallina, però, trotterellò sotto la sbarra senza essere vista.
Riprendemmo allora la nostra strada lungo la Caprivi Strip. Si tratta di una stretta striscia di territorio namibiano, a nord del Botswana, percorsa dai fiumi Okavango, Chobe e Zambesi. E' umida, ricca di vegetazione e piuttosto popolata (rispetto al resto della Namibia). Una notte campeggiammo lungo lo Zambesi, terrorizzati dai barriti degli elefanti, i versi degli ippopotami e la miriade di zanzare che giravano.
Zambesi River Dawn
Alba sullo Zambesi - Un altro splendido posto dove svegliarsi dopo un selvaggio (e un po' inquietante) campeggio vicino a degli ippopotami.
Non avevamo fatto la profilassi antimalarica, che forse in quel campeggio avrebbe avuto una sua utilità. Nessuno di noi s'ammalò, comunque, né gli ippopotami ci rovesciarono jeep e tende.
CLICCA QUI PER CONTINUARE CON LA SECONDA PARTE DEL DIARIO (UN ITINERARIO DI VIAGGIO TRA BOTSWANA E VICTORIA FALLS)
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